Il Cardinal Bartolomeo Pacca il Giovane, antesignano della tutela delle opere d'arte

25 Lug, 2019

 
Spigolando tra le leggi si viene, con un certo stupore, a sapere che già nel lontano 1820 era stato pubblicato addirittura un Editto per la protezione delle Antichità e gli Scavi.
L’autore di questo Editto è il Cardinal Bartolomeo Pacca il Giovane (1817-1880), nato a Benevento e deceduto a Frascati. Papa Pio IX gli assegnò la Diaconia di Santa Maria in Portico Campitelli.
Bartolomeo_Pacca_il_giovane
L’Editto consta di ben 61 punti, in premessa si ricorda e si magnifica la ricchezza delle bellezze della Città di Roma che “…attraggono Stranieri ad ammirarle, invitano la erudita curiosità degli Antiquarj ad istituirne dotti confronti, infiammano la nobile emulazione di tanti Artisti…”.
Di  seguito però si lamenta anche che non ostante “savissime Leggi, la dimenticanza e la trascurata osservanza delle medesime
depauperarono Roma di molti insigni Monumenti”.
Un documento che certamente va letto, perché assolutamente moderno e anticipatore di molteplici concetti. Viene istituita una Commissione di belle Arti e attribuiti i ruoli in ordine gerarchico, demandando al Pontefice qualunque azione punitiva o correttiva. La gerarchia si estende poi alle Province dello Stato pontificio e via via alle Chiese, Oratorj e Conventi. vengono individuati controllori di eventuali mercanteggi o scambi; vengono stabilite le entità delle sanzioni. Alcuni oggetti saranno gravati di medesimo Dazio dei Monumenti antichi nel caso di permessa estrazione.
Addirittura viene contemplato il caso di vendita forzosa da parte dei Tribunali che dovranno rapportarsi sempre con la Commissione nominata.
Vengono regolamentati gli scavi, le licenze per gli scavi, le distanze nelle quali potranno aprirsi gli Scavamenti, lungi dalle Publiche Vie, dagli Edificj, e dalle Case abitate, Mura Urbane, e Castellane, dagli Acquedotti, come pure dai Ruderi di antichi Monumenti, e dai Cemeterj Cristiani.
Che dire: lo stupore è davvero tanto.
Perché, secondo chi scrive, questo editto è importantissimo?
Per la dettagliata elencazione delle opere ritenute di pregio, per l’articolazione gerarchica delle responsabilità, per la individuazione di tutte le possibili casistiche, per la attribuzione delle responsabilità in merito a proprietà o acquisizioni, per la determinazione delle sanzioni, per la certezza della pena. Si sa: con lo Stato pontificio si è scherzato sempre poco.
Tutto ciò che in questa Babele normativa, così definita dal compianto Enrico Milone architetto, non si ravvisa.
O ci stiamo sbagliando?
 
 
(Foto di copertina: Frusaglia)