1° Maggio: la sicurezza nei luoghi di lavoro passa anche attraverso le professioni tecniche

30 Apr, 2025

Confedertecnica: “I liberi professionisti sono garanti della sicurezza, ma spesso dimenticati dalle tutele”

La Festa del Lavoro del 1° Maggio rappresenta una ricorrenza di alto valore civile e sociale, dedicata al riconoscimento del lavoro in tutte le sue forme, alla tutela della dignità del lavoratore e alla promozione dei diritti conquistati nel tempo. In questo scenario, la sicurezza nei luoghi di lavoro è uno dei capisaldi che devono essere riaffermati con forza, non solo come adempimento normativo, ma come valore culturale e responsabilità collettiva.

In tale contesto, Confedertecnica – Confederazione Sindacale delle Libere Professioni Tecniche – intende richiamare l’attenzione sul ruolo strategico e spesso poco valorizzato delle professioni tecniche nella promozione della sicurezza sul lavoro, nonché sulla necessità di estendere loro una più chiara e completa tutela.

I professionisti tecnici: garanti della sicurezza, ma non sempre tutelati

Ingegneri, architetti, geometri, periti industriali e agrari, tecnologi alimentari e altri professionisti dell’area tecnica rappresentano una componente fondamentale della filiera produttiva del Paese. Sono figure che operano ogni giorno in prima linea nei cantieri, negli impianti industriali, negli edifici pubblici e privati, assumendo incarichi di direzione, progettazione, collaudo e, soprattutto, coordinamento della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Paradossalmente, però, proprio coloro che progettano e garantiscono la sicurezza per gli altri, spesso non dispongono di strumenti adeguati per la propria tutela. La normativa vigente, sebbene avanzata, presenta ancora zone grigie in merito alla condizione dei liberi professionisti autonomi:

  • L’obbligatorietà della copertura assicurativa INAIL non è sempre prevista, lasciando ai singoli la responsabilità di attivare protezioni private disomogenee;
  • Manca una valutazione del rischio sistematica e formalizzata per le attività del libero professionista, in particolare per chi opera da solo o in piccoli studi;
  • La formazione sulla sicurezza, pur obbligatoria per alcune funzioni (come i Coordinatori), non è diffusa in maniera strutturata per tutti i tecnici, nonostante le loro attività comportino esposizione quotidiana a rischi di varia natura.

Confedertecnica: serve un nuovo patto per la sicurezza, anche per i professionisti

Come Confederazione rappresentativa delle libere professioni tecniche, Confedertecnica da anni denuncia questa disparità di trattamento e rivendica la necessità di un nuovo approccio integrato alla cultura della sicurezza, che riconosca anche i liberi professionisti come lavoratori a tutti gli effetti, portatori di diritti e soggetti attivi nella prevenzione.

La sicurezza sul lavoro, infatti, non può essere una prerogativa riservata solo al lavoro dipendente: è un diritto universale, che deve valere per ogni forma di esercizio professionale. I liberi professionisti devono poter accedere a coperture assicurative e previdenziali coerenti con i rischi reali, essere coinvolti nei tavoli tecnici e decisionali in materia di sicurezza, e beneficiare di formazione mirata e costante.

Il 1° Maggio come occasione di riconoscimento e proposta

Il 1° Maggio deve quindi essere anche la festa delle professioni tecniche, che svolgono un lavoro tanto invisibile quanto essenziale per la sicurezza e lo sviluppo del Paese. Riconoscere il loro ruolo significa:

  • Promuovere l’equità tra lavoratori di diversa natura contrattuale;
  • Migliorare l’efficacia della prevenzione nei luoghi di lavoro;
  • Costruire un modello produttivo più responsabile, moderno e inclusivo.

In questa giornata simbolica, Confedertecnica rinnova il proprio impegno a tutela dei professionisti tecnici, affinché anche per loro la sicurezza non sia un privilegio, ma un diritto pienamente riconosciuto.

Chi lavora per garantire la sicurezza degli altri, deve poter contare su sicurezza per sé stesso. È tempo di includere le libere professioni tecniche nel cuore delle politiche di tutela e valorizzazione del lavoro.