Il Comune non può bloccare un procedimento volto alla sanatoria di un abuso edilizio, avviato su richiesta del nuovo proprietario dell’immobile che non ha alcuna responsabilità nell’illecito.
Lo ha spiegato il Tar Lazio, che con la sentenza 12768/2022 ha imposto al Comune di valutare la richiesta di sanatoria per individuare alternative alla demolizione entro 60 giorni.
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