Niente più accesso ai fondi europei ai liberi professionisti italiani. E’ una brusca retromarcia quella innescata dal Partito Democratico con un emendamento alla Legge di Stabilità approvata in prima lettura al Senato e ora al vaglio della Camera. La proposta di modifica è stata presentata da Alessia Rotta, componente della segreteria nazionale del Pd , con lo scopo di sopprimere uno degli articoli che prevedeva l’accesso agli stanziamenti dell’Unione europea anche per liberi professionisti e lavoratori autonomi. Un beneficio per il quale Confedertecnica aveva espresso immediatamente il suo plauso, con le parole del presidente Calogero Lo Castro.
Il numero uno di Confedertecnica, sigla che riunisce e rappresenta i liberi professionisti tecnici – tra le categorie più colpite dalla crisi di questi anni – non esita a definire la decisione del Pd come un “atto inconsulto, nel duplice senso di decisione improvvida e senza senso, ma anche di conseguenza della mancanza di consultazione e di rapporti tra il Pd e le associazioni di categoria interessate”, prosegue Lo Castro.
“Sottolineiamo anche che il Partito democratico rischia una figuraccia europea”, prosegue Lo Castro. “Si tratta infatti della mancata applicazione di un regolamento europeo che trova riscontro in tutte le legislazioni nazionali, con l’eccezione dell’Italia”, richiama Lo Castro. L’emendamento del Partito Democratico contraddice quanto il Senato aveva approvato, omologandosi al regolamento adottato dall’Unione Europea: «I Piani operativi POR e PON del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rientranti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2014/2020, si intendono estesi anche ai liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita».
“Si tratta di un clamoroso autogol del principale partito di governo, del quale come Confedertecnica chiediamo conto direttamente a Matteo Renzi e al Sottosegretario con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi“. conclude Lo Castro.