“Le tasse sulla casa dal 2011 ad oggi sono triplicate – fa notare il presidente di Confedertecnica, Calogero Lo Castro – con immediate e pesanti ricadute sul settore edile, già in crisi da alcuni anni”.
“Se la situazione non cambia, a farne le spese non saranno solo gli addetti all’edilizia, ma anche i professionisti del settore e gli stessi proprietari di immobili, che ormai vedono la casa come un bancomat dal quale lo Stato attinge sempre di più”, prosegue il presidente di Confedertecnica, sigla che rappresenta i professionisti tecnici.
Sottolinea Lo Castro: “Nel cumulo delle scadenze di questi giorni c’è la Tasi, e viene da chiedersi dove andranno a finire i soldi versati. Perché della Tasi, tassa sui servizi indivisibili comunali come la manutenzione del manto stradale o l’illuminazione pubblica, in molti casi sembra non si vedono mai i frutti. I cittadini sicuramente fanno il loro dovere pagando questa tassa, ma anche i Comuni debbono fare il proprio dovere, ad esempio iniziando a ripristinare le strade che nella maggior parte d’Italia sono in condizioni pessime e non in sicurezza”.