“Lo sfogo del presidente dell’Ance, De Albertis, è comprensibile e condivisibile”, dichiara il Presidente di Confedertecnica, Calogero Lo Castro, con riferimento alle dichiarazioni in cui il presidente dell’Associazione dei Costruttori Edili lamenta l’ingestibilità amministrativa della manodopera nei cantieri, minacciando di dimettersi.
La sigla che rappresenta i professionisti tecnici concorda sui termini della gravità della situazione dell’edilizia: “Non si tratta della sola anarchia della manodopera.
Manca la declamata spinta propulsiva all’edilizia, perdura uno stato di crisi ormai di lungo corso. Tutto il mondo delle costruzioni rimane ancora fuori controllo, con una normativa ancora dispersiva sul territorio, una burocrazia lumaca, un codice degli appalti ancora tutto da decifrare e nessun sostegno per i professionisti tecnici che subiscono in prima persona le difficoltà di gestione del cantiere, con responsabilità su una manodopera spesso priva dei requisiti e fuori da qualunque inquadramento professionale, contributivo e assicurativo”.
Prosegue Lo Castro: “Per queste ragioni, Confedertecnica considera positivo il ricorso al “Contratto di Cantiere” che consenta una certificazione credibile per tutti coloro che operano in cantiere”.